Frammenti di realtà
by Cloe Piccoli
Picture Window Frame è un progetto di Stefano Graziani e OFFICE Kersten Geers David Van Severen. L’artista e gli architetti hanno lavorato negli anni condividendo un pensiero critico che deriva dall’Arte Concettuale e soprattutto da quell’attitudine dell’Institutional Critique a indagare lo statuto dell’opera d’arte e dello spazio espositivo.
Alla Fondazione ICA di Milano, un’istituzione che si inserisce nel contesto internazionale e storico degli Istituti per l’Arte Contemporanea, OFFICE forza spazio e funzioni della galleria, mentre Stefano Graziani decostruisce l’idea di documento e della presunta oggettività fotografica. L’artista osserva (e rivela) l’ambiguità del documento, l’enigma per cui al grado massimo di oggettività corrisponde la totale soggettività. La fotografia di Graziani, come il documento, è un campo aperto alla ricerca1, un contesto in cui oggettività assoluta e biografia paradossalmente coincidono.
La mostra è la seconda tappa di un progetto nato da un invito di Kathrin Oberrauch, curatrice della collezione Finstral—una delle più grandi imprese di serramenti in Europa—a realizzare un progetto sulla produzione e sulla collezione dell’azienda2.
Il progetto di Milano è l’occasione per estendere la commissione a una ricerca d’archivio: il luogo in cui i documenti vivono di vita propria intercettando storie e memorie. Qui Graziani affianca fotografie scattate negli archivi di Vincenzo Agnetti, Cini Boeri, Gabriele Devecchi, e Piero Manzoni, ad alcune fotografie di fabbrica e a immagini di opere della collezione Finstral, del Museo di Storia Naturale di Milano, dell’Accademia di Brera, e della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala.
Mettere in scena la collezione
by OFFICE Kersten Geers David Van Severen
Utilizzare i telai di un produttore di finestre è sembrata una scelta ovvia quando Stefano Graziani ci ha invitato a progettare l’allestimento della mostra per il suo lavoro commissionato da Finstral. Non finestre come prodotti finiti, ma come elementi costruttivi. Tre moduli di telaio e cinque tipi di giunzioni hanno reso possibile qualsiasi disposizione. Mentre i telai in alluminio grezzo sono stati progettati meticolosamente (il più grande con un riempitivo in vetro per garantirne la rigidità strutturale), l’intera composizione era provvisoria: la forma dell’esposizione era la logica conseguenza del metodo. La compresenza di rigore tecnologico e disposizione arbitraria ha creato uno sfondo vibrante per le immagini di Graziani: la sua collezione sistematica poteva essere completata solo con un momento di casualità, un elemento che non ne faceva parte.
Due anni dopo, la mostra giunge alla sua seconda edizione e si sposta dal Finstral Studio Friedberg all’Istituto Contemporaneo per le Arti (ICA) di Milano. Abbiamo deciso di replicare il progetto espositivo e di riciclare le stesse cornici in alluminio grezzo. La differenza è che lo spazio della galleria dell’ICA è due volte e mezzo più piccolo di quello del Finstral Studio. Le strutture dei telai hanno quindi dovuto adattarsi al nuovo spazio. Compressa in un allestimento così denso, ora la struttura non è solo un dispositivo di sospensione, ma un ostacolo, e un indice della sua precedente manifestazione: un elefante nella stanza, troppo grande per entrarci.
Sappiamo nuotare?
by Nitzan Cohen
In un mondo sempre più dominato dalla centralizzazione, dall’automazione e dall’efficienza ottimizzata, ciò che è frammentato, eccentrico, grezzo, morbido o intricato - e che spesso costituisce il fulcro della creazione progressiva - viene oscurato o rimane inascoltato. Eppure, tra gli strati che separano l’industria dall’arte, i frammenti emergono come grande sorgente del nuovo e del prossimo futuro. Picture Window Frame offre un riflesso frammentato di questo mondo, in cui i confini tra architettura, industria, fotografia e arte si confondono in una polilogia provocatoria e quasi sovversiva.
Cosa significa produrre in un mondo in cui i confini tra costanza e flusso, cultura e industria, sono sempre più indistinti? A Milano, epicentro della produzione culturale, e in Alto Adige, innovativo centro di produzione di questo progetto e delle sue finestre, ci troviamo al crocevia fra molteplici modalità, livelli e contesti di creazione, produzione e innovazione.